Mentre l’Italia é impegnata a seguire il dibattito sulla riforma del Senato, il resto del mondo si concentra sui dati diffusi dall’IPCC sui cambiamenti climatici, e i rischi gravi e irreversibili che ci saranno, anche per l’Europa.
Il disinteresse nei confronti dell’ambiente è testimoniato dalla visibilità della notizia di questo nuovo rapporto data dai nostri quotidiani, rispetto ai cugini stranieri dove è diffusa in primo piano sulle home page, o come speciale nella sezione dedicata, visto che si parla anche dei danni all’Europa.
Il nostro continente dovrà affrontare problemi legati alla siccità, alle inondazioni e agli incendi forestali che riguarderanno sopratutto il Sud Europa, come si legge nel rapporto redatto da 500 esperti tra scienziati e rappresentanti politici che analizza l’impatto del global warming sull’uomo e la biodiversità.
La crescente domanda delle risorse idriche per l’irrigazione, per l’industria e per l’uso domestico porterà a una riduzione della disponibilità di acqua. L’altro rischio è legato all’aumento delle temperature. La ricerca, una delle più complete pubblicate fino ad ora, denuncia un innalzamento delle temperature da 2 a 4 gradi Celsius, nel lungo periodo, sulla base delle proiezioni attuali. La qualità dell’aria peggiorerà, provocando seri danni alla salute, alla produttività agricola e aumentando la possibilità di incendi boschivi.
Nelle zone costiere cresce l’allarme per inondazioni a causa dell’aumento del livello del mare, dell’erosione delle coste e della crescente urbanizzazione.
Sarà pronta l’Italia a rispondere alle richieste dell’IPCC ai leader politici di rafforzare i sistemi di allerta contro eventi climatici estremi e adottare misure adeguate contro lo spreco delle ricorse idriche, gli incendi boschivi, visto che i danni riguarderanno la nostra salute, la nostra sicurezza e la disponibilità alimentare?
Ci adatteremo anche noi e saremmo in grado di mitigare gli effetti del clima che cambia? Quando inizierà il nostro Governo a parlare di riconversione ecologica della società, approvando riforme che favoriscono la green economy e di conseguenza i lavori verdi che creano nuove forme occupazionali?
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