Addio alle lampadine a incandescenza

Le tradizionali lampadine a filamento, che illuminano il mondo da quando Edison le inventò nel XIX secolo, hanno i giorni contati. Dopo il ritiro dal mercato europeo negli ultimi due anni di quelle da 100 watt, ora si passa a quelle con una potenza minore. Dal 1 settembre non saranno più disponibili sugli scaffali, rispettando la direttiva della Commissione europea che ne ha richiesto il ritiro perché si tratta di apparecchiature ad alto consumo e con scarsa efficienza energetica. Circa il 95 per cento di energia, infatti, viene dissipata sotto forma di calore e solo il 5 per cento di questo dispositivo si trasforma opportunamente in luce.

Da oggi non sarà più possibile né produrle né distribuirle e saranno sostituite con quelle a basso consumo (LED, alogene o quelle fluorescenti compatte CFL), vantaggiose perché durano di più, proteggono l’ambiente e consentono un risparmio annuo di 40.000 di chilowattora a partire dal 2020. Una cifra equivalente al consumo di elettricità di 11 milioni di famiglie, circa 15 milioni di tonnellate di Co2.

Con questa misura, l’Ue intende raggiungere l’obiettivo del 20-20-20, cioè ridurre il consumo di energia del 20 per cento entro il 2020.

Utilizzando il sito www.fondazioneuniverde.it, accetti l'utilizzo dei cookie da parte della fondazione UniVerde. Maggiori Informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi