Earth Overshoot Day: la Terra è senza risorse

Dal 27 settembre il Pianeta è entrato in deficit ecologico. L’umanità in soli nove mesi ha esaurito il “budget” di risorse naturali disponibili per vivere fino al 2011, secondo gli ultimi dati raccolti dal Nef (the new economics foundation) in collaborazione con Global Footprint Network, e vive ora “a credito”.

Come qualsiasi impresa, la natura ogni anno presenta un “bilancio” relativo alle risorse che è in grado di produrre e alla sua capacità di sostituire o assorbire sostanze inquinanti, ma l’uomo consuma più risorse di quelle disponibili, e genera più inquinamento di quello che la Terra è in grado di neutralizzare. Da ieri si è raggiunto il limite, fino alla fine dell’anno si sfrutteranno le risorse (naturali ed energetiche) a un ritmo al di sopra della capacità del nostro Pianeta di sostituirle e rigenerarle. Le conseguenze saranno un accumulo di gas ad effetto serra e un incremento dell’inquinamento atmosferico. Vivere al di sopra del budget disponibile comporterà un onere supplementare per il Pianeta: cambiamenti climatici, perdita di biodiversità, scarsità di acqua e cibo. Il consumo umano supera del 50 per cento la capacità rigenerativa del Pianeta, per soddisfare lo spreco di risorse non basta una sola Terra ma due.

La crisi economica, come sostengono le due associazioni, non ha rallentato la domanda di risorse che dal mese di ottobre del 2008 è in continuo aumento. Il motivo per cui l’umanità non è riuscita a ridurre il deficit è che il sistema economico attuale non tiene conto dell’impatto reale delle attività finanziarie. Senza stabilità ecologica non si può avere una stabilità economica perché non è possibile spendere più di quanto possediamo. Il benessere dei cittadini dipende dal corretto funzionamento del nostro sistema naturale.

Secondo il Global Footprint Network la biocapacità mondiale del Pianeta è di 1,78 ettari globali procapite ma l’impronta ecologica globale dell’uomo è di 2,76 ettari. Il Pianeta dunque è in uno stato di deficit ecologico di 0,9 ettari procapite. Il consumo varia di nazione in nazione: se la popolazione mondiale vivesse come un cittadino degli Stati Uniti avremmo bisogno di 5 Pianeti, come un cittadino europeo di 3, come un cittadino dell’India invece ne basterebbe uno soltanto.

Se ben gestite le risorse naturali rinnovabili possono essere una fonte di reddito, alimentare e occupazionale, in caso contrario sarà messa a rischio la capacità di generare benefici per tutti. Le crisi finanziaria ed ecologica devono essere la spinta a gettare le basi per un nuovo modello economico più attento al funzionamento naturale del Pianeta. Un sistema che non dipenda più dal consumo sfrenato che spinge la Terra oltre i suoi limiti.

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