Nella “Terra dei fuochi”.

Tonnellate di rifiuti speciali venivano sversati nelle campagne del napoletano e del casertano e poi dati alle fiamme.
Il Noe ha eseguito 20 ordinanze di custodia sequestrando 7 impianti e 8 autocarri.
Indumenti e accessori da destinare allo smaltimento venivano abbandonati e dati alle fiamme; in atmosfera si liberavano sostanze pericolose, che avvelenavano i terreni.
Il materiale prelevato sottoforma di balle da 250 kg circa, era trasportato da camion nei luoghi di smaltimento illegale. I criminali gestivano il traffico da anni, con l’utilizzo d’impianti e automezzi, nonostante i ripetuti sequestrati effettuati dai Noe di Napoli.
Un sistema di staffette organizzate li avvertiva della presenza delle Forze dell’Ordine. Il danno provocato va oltre l’inquinamento permanente dei terreni e delle falde acquifere: l’incendio infatti non riguardava solo le stoffe, ma anche le plastiche e le colle con le quali sono fabbricate le scarpe.
E i Carabinieri di Caserta bloccano anche un traffico di rifiuti verso l’Africa. Hanno arrestato due persone sorprese a disfarsi di un grosso carico di copertoni usati. Il materiale era destinato a un deposito abusivo di rifiuti speciali del Napoletano, dove erano stipati altri 20.000 copertoni destinati al porto di Napoli per essere imbarcati e inviati in Africa, dove sarebbero stati smerciati illegalmente.

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