UMBRIA. Rottamazione illegale.

Due titolari di un centro di rottamazione di Gubbio sono stati arrestati dai carabinieri del Noe (Nucleo operativo ecologico) di Perugia per traffico illecito di rifiuti ed altri reati. Hanno eseguito provvedimenti di custodia cautelare in carcere emessi dal gip Nicla Flavia Restivo, a conclusione di un’indagine coordinata dal pm della procura della repubblica presso il tribunale del capoluogo umbro Antonella Duchini. Il giro d’affari è stato stimato dagli inquirenti in circa un milione e mezzo di euro per la raccolta ed il trattamento illecito di circa 1.500 tonnellate di rifiuti, costituiti principalmente da autovetture da demolire, bombole, oli ed altri materiali provenienti soprattutto dal comprensorio eugubino-gualdese e Tifernate. L’impianto ritenuto non a norma era stato posto sotto sequestro nel marzo 2007 ma l’attività, per l’accusa, era continuata ugualmente. Nel maggio scorso c’era stato anche un incidente sul lavoro nel quale era morto un operaio di 32 anni mentre scaricava dal suo camion materiale ferroso. Sono stati accertati, oltre alla ripetuta violazione dei sigilli, l’utilizzo ripetuto di manodopera straniera non in regola, l’inquinamento del terreno e dei corsi d’acqua con residui oleosi, il mancato rispetto delle norme di sicurezza sui luoghi di lavoro, oltre all’interramento di rifiuti su un’area pubblica adiacente. Nel centro di rottamazione sono stati trovati anche notevoli quantitativi di rame.

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