La prima mappa sulle tartarughe marine più minacciate

É stato realizzato il primo studio che indica le zone dove le popolazioni di tartarughe marine sono più vulnerabili a livello internazionale. La ricerca ha valutato lo stato di questa famiglia individuando undici popolazioni a rischio e dodici non in pericolo di estinzione.

Tra le più minacciate ci sono: la tartaruga embricata (Eretmochelys imbricata), una specie marina della famiglia delle Cheloniidae che si trova nell’oceano Pacifico Orientale, i cui principali siti di nidificazione sono localizzati a El Salvador, Nicaragua e Ecuador, e la Tartaruga liuto (Dermochelys coriacea) una tra le più grandi di questa famiglia che nidifica in Messico, Nicaragua e Costa Rica. A mettere a repentaglio la loro sopravvivenza il furto di uova, la perdita di habitat e le catture accidentali. Nelle undici popolazioni rientrano anche due specie che vivono nell’oceano Indiano settentrionale: la tartaruga bastarda olivacea (Lepidochelys olivacea) e la tartaruga comune (Caretta caretta). In queste zone, sebbene siano presenti diversi esemplari, la caccia ne uccide migliaia ogni anno.

Tra le dodici popolazioni non a rischio di estinzione ci sono la tartaruga verde (Chelonia mydas) che vive nel sud-est dell’oceano Atlantico, in Brasile, Europa, nel Pacifico orientale, nelle isole Galapagos, in Ecuador e Messico.

La mappa è stata realizzata da trenta ricercatori provenienti da sei diversi continenti del Marine turtle specialist group dell’Iucn (L’unione internazionale per la conservazione della natura) con il sostegno del Conservation International (CI) and the National Fish and Wildlife Foundation (NFWF) degli Usa.

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