Sì alle rinnovabili e all’acqua pubblica

I servizi idrici restano pubblici e il nucleare non ci sarà. Questa la scelta del 57 per cento degli elettori italiani che hanno deciso di esprimere il loro voto su questioni così importanti per il loro futuro. Il raggiungimento del quorum è stata una grande vittoria, non solo perché ha permesso di difendere un bene comune e una risorsa fondamentale come l’acqua, e di cancellare la possibilità di costruire centrali nucleari, ma anche perché ha dimostrato che i cittadini hanno voglia di partecipare alle scelte politiche del Paese.

Come Fondazione UniVerde abbiamo sostenuto il lavoro dei comitati, delle organizzazioni e delle associaizoni che nel corso degli ultimi mesi si sono impegnati per il raggiungimento di questo risultato. Nonostante la disinformazione e la mancanza di spazi televisivi per la diffusione di una campagna così importante, il 95 per cento dei votanti si è espresso contro l’atomo, messo già al bando dalla Svizzera e dalla Germania, dimostrando che la sicurezza e la salute sono importanti e che è necessario investire nelle energie pulite e nell’efficienza energetica.

La forte affluenza alle urne ha permesso anche di stabilire che l’acqua è un bene comune, una risorsa fondamentale per la nostra vita che non può essere gestita dai privati ma attraverso una gestione pubblica efficiente e partecipata, del tutto possibile ed equa.

Quello di oggi è un risultato storico per la nostra vita, la nostra salute e soprattutto per l’ambiente e le fonti energetiche pulite.

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