Il nucleare è bocciato dagli italiani anche oggi

Sul nucleare gli italiani hanno più timori e dubbi che non ottimismi e certezze.

Lo dimostra una ricerca dell’Eurispes, secondo la quale “Con uno scarto di 7,4 punti percentuali rispetto ai favorevoli, gli italiani bocciano il ricorso al nucleare come fonte di energia”. “Sebbene con motivazioni differenti, gli italiani affermano di essere contrari alla attivazione di centrali sul nostro territorio il 45,7% dei cittadini, a fronte del 38,3% dei favorevoli”, si legge nel rapporto, “In particolare, le motivazioni di quanti si oppongono al nucleare sono il non ritenere questa una soluzione rapida per risolevere i problemi connessi all’energia (18,4%) e il timore dei rischi che una tale scelta comporterebbe (27,3%)”.

Esiste quindi “un’ansia dettata in parte dall’atavica paura che si è stratificata fin dagli anni della Guerra fredda nell’opinione pubblica e che ha portato, nell’accezione comune e condivisa, ad associare al termine ‘nucleare’ scenari apocalittici. Senza considerare che Cernobyl, che fa parte della nostra storia più recente, ha prodotto momenti di angoscia profonda e ha segnato indelebilmente l’immaginario collettivo”.

 

(fonte: news.kataweb.it)

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