Il commercio illegale di specie selvatiche passa da Parigi

In Europa arrivano 270 tonnellate di carne illegale, attraverso l’aeroporto di Parigi, uno dei più attivi del vecchio Continente. Un commercio pericoloso non solo per la salute dell’uomo, ma anche per la vita di molti animali minacciati d’estinzione.

Un gruppo di ricercatori francesi, cambogiani e inglesi ha analizzato per 17 giorni tutti i sequestri di carne che venivano eseguiti all’aeroporto Charles de Gaulle della capitale francese, e durante un controllo 134 passeggeri provenienti da diversi Paesi africani nascondevano 188 chili di selvaggina appartenente a 11 specie diverse di scimmie, coccodrilli e alcuni roditori. Quattro di queste sono inserite nell’Appendice I e seriamente in pericolo. Gli autori hanno stimato che circa cinque tonnellate di carne di animali selvatici sono introdotte ogni settimana nei bagagli personali dei passeggeri.

Per Marcus Rowcliffe della Società zoologica di Londra (Zsl), coautore dello studio, non si tratta di consumo personale ma di un vero e proprio business: “Quattro chili di scimmia in Europa costa 100 euro, in Camerun solo cinque”. Difficilmente sono imposte multe per l’importazione di carne e di pesce illegale, come denunciano gli esperti, anche perché questo tipo di commercio è proficuo, ma i controlli andrebbero aumentati per ridurne il flusso. I risultati dell’indagine sono stati pubblicati sulla rivista Conservation Letters.

AG

Utilizzando il sito www.fondazioneuniverde.it, accetti l'utilizzo dei cookie da parte della fondazione UniVerde. Maggiori Informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi