La campagna
La campagna itinerante Mediterraneo da remare, promossa dalla Fondazione UniVerde in collaborazione con Marevivo e con l’adesione del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera nasce, nel 2011, da un’idea del Presidente della Fondazione UniVerde, Alfonso Pecoraro Scanio, che da Ministro dell’Ambiente cambiò la denominazione del dicastero aggiungendovi la tutela del Mare.
Supportata dalla Federazione Italiana Canoa e Kayak (FICK) e da atleti del canottaggio e della canoa, a partire dai campioni olimpici Bruno Mascarenhas e Daniele Scarpa e dal campione mondiale Livio La Padula, ha l’obiettivo di sensibilizzare la collettività alla tutela del Mare Nostrum e del suo delicato ecosistema da ogni forma di inquinamento mediante eventi e remate simboliche promossi su tutto il territorio nazionale anche coinvolgendo organizzazioni internazionali e i Paesi dell’area mediterranea. La campagna, inoltre, valorizza le strutture turistiche operanti sui litorali marini, lacustri e fluviali che mettono a disposizione dei propri clienti canoe o altri natanti ecologici, promuovendo così un turismo sostenibile e amico del Mediterraneo.
Focus
Al focus “#AcquascooterFree”, sin dalla prima edizione, hanno aderito centinaia di stabilimenti balneari in tutta Italia e, nel 2015, con l’appello “#NoTriv”, Mediterraneo da remare ha sostenuto la campagna referendaria contro le estrazioni petrolifere in mare.
Dal 2017 al 2023 è stato promosso il focus “#PlasticFree” per sensibilizzare la collettività al contrasto dell’inquinamento da macro, micro e nanoplastiche che soffocano i nostri mari e oceani, pervadendo l’intera catena alimentare.
Dal 2024 Mediterraneo da remare promuove anche il focus “#NoLitter” contro ogni forma di inquinamento dei mari e dei bacini idrografici, nel quadro delle azioni previste dall’UNEP/MAP, il Mediterranean Action Plan dell’United Nations Environment Programme, con cui la Fondazione UniVerde ha promosso varie iniziative contro il marine litter.
Partners:
Mission
Obiettivo della campagna è contrastare ogni forma di inquinamento dei mari e dei bacini idrografici con particolare riferimento a quello da plastiche, e promuovere la transizione dai vecchi modelli turistici a un turismo sostenibile e responsabile sui litorali marini, fluviali e lacustri. Grazie al coinvolgimento di sportivi e giovani, intende peraltro disincentivare l’uso di natanti a motore a favore di quelli ecologici.
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