Osservato minuto di silenzio per le vittime della tragedia di Ischia.
Pecoraro Scanio (Fondazione UniVerde): “I cittadini sono allarmati dalla crisi climatica sempre più intensa e alluvione a Ischia è chiaro segnale dell’emergenza”.
Toto (Renexia): “Dialogo con i cittadini è fondamentale per il consenso partecipativo alla transizione energetica”.
Presentati i dati del 20° Rapporto “Gli italiani, le rinnovabili e la Green&Blue economy” al convegno di celebrazione del “Mediterranean Day”, promosso da Fondazione UniVerde, Noto Sondaggi e Main partner di Renexia, con la presentazione delle best practice per la tutela del mare di LogiProject – MSC Sicilia, Castalia e Marnavi.
(ROMA, 28 novembre 2022) L’82% degli italiani reputa inoltre necessario accelerare la transizione EcoDigital, anche con misure drastiche, per raggiungere gli obiettivi ambientali e climatici che le Nazioni Unite e l’UE chiedono ai rispettivi Stati membri. Il 71% ritiene assolutamente prioritario contenere l’aumento delle temperature entro i 2 gradi. Si conferma la necessità che i grandi impianti solari siano dislocati sulla copertura di grandi edifici come centri commerciali e stazioni ferroviarie (44%, +5%), oppure a terra ma solo in aree agricole senza valore naturalistico (22%). L’84% (+6%) ritiene importante per l’Italia incentivare l’eolico offshore e il 58% lo giudica positivo a patto che si rispetti la fauna marina, che si salvaguardino le rotte degli uccelli migratori e che si sostenga l’economia locale.
È questa la fotografia che emerge dal 20° Rapporto “Gli italiani, le rinnovabili e la Green&Blue economy” con focus su “Indipendenza energetica e cambiamenti climatici” realizzato dalla Fondazione UniVerde e da Noto Sondaggi, i cui dati sono stati divulgati oggi nel corso del convegno “Mediterranean Day: le best practice Made in Italy per la tutela del mare” organizzato con la Main partnership di Renexia e trasmesso in diretta streaming su Radio Radicale. L’evento è stato promosso nell’ambito dell’Agenda ufficiale delle iniziative che celebrano l’odierna Giornata del Mediterraneo, istituita dall’Unione per il Mediterraneo. Media partners: Radio Radicale, Askanews, Italpress, La Notizia, TeleAmbiente, Canale Energia, Opera2030.
Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde: “Il 92%, la quasi totalità degli italiani, è preoccupato per il cambiamento climatico. Un’emergenza drammaticamente collegata al disastro di Ischia, come anche all’alluvione nelle Marche e al fiume di acqua e fango a Formia. Per il 76% degli italiani è prioritario aumentare la produzione da fonti rinnovabili, in particolare solare ed eolico offshore, per garantire energia al Paese senza aggravare ulteriormente la crisi climatica. Nonostante la propaganda a favore di un nucleare cosiddetto ‘pulito’, oltre l’80% ritiene che questa energia non sia la risposta al climate change. Considerato anche lo scandaloso fallimento della COP27, chiediamo al Governo un impegno per favorire la transizione energetica ed EcoDigital, come richiesto dagli italiani, evitando di impantanare Parlamento e Paese in un dibattito su centrali nucleari o trivellazioni petrolifere che ha già fatto perdere anni importanti all’Italia, invece di farla affermare quale leader delle rinnovabili e della green&blue economy”.
Riccardo Toto, Direttore Generale di Renexia: “Con Renexia abbiamo creato un nuovo modello di imprenditoria: un metodo basato sull’inclusività e la sostenibilità e questo comporta il rispetto dei territori e la condivisione con le economie locali di ogni progetto; sin dalla nascita, come nel caso di MedWind, il primo parco eolico offshore flottante del Mediterraneo di grandi dimensioni. La ricerca presentata oggi mostra l’importanza di un dialogo continuo anche con i cittadini, che dimostrano di avere una consapevolezza crescente sul ruolo delle energie da fonti pulite. È un percorso importante che tutti gli addetti ai lavori devono sostenere per ottenere un consenso diffuso e partecipativo alla transizione energetica”.
Dopo il saluto di benvenuto da parte di Esma Cakir, Presidente dell’Associazione Stampa Estera in Italia, è stato osservato un minuto di silenzio per le vittime dell’alluvione a Ischia. A seguire, i dati del 20° Rapporto sono stati presentati da Antonio Noto, Direttore di Noto Sondaggi. Cresce costantemente la quota degli italiani sicura che il mercato dell’energia del futuro andrà verso le rinnovabili, arrivando al 90% (+6% rispetto alla precedente rilevazione e ben +26% negli ultimi 6 anni). È in aumento il consenso degli italiani per quanto riguarda la messa in opera di grandi impianti eolici, sia dislocati sulle colline (76%) che a mare (off-shore) ma lontani e invisibili dalla costa (39%).
In un videomessaggio di sostegno all’iniziativa, Tatjana Hema (Coordinatrice United Nations Environment Programme, Mediterranean Action Plan – UNEP-MAP) ha ricordato che “per quanto riguarda i rifiuti marini e i rifiuti generati dal trasporto via mare, l’ecologizzazione del trasporto marittimo è una delle priorità dell’UNEP-MAP. Sarebbe opportuna una riflessione sul controllo delle emissioni di NOx nell’area mediterranea. In particolare, ci aspettiamo che nel mese di dicembre l’International Maritime Organization (IMO) approvi il Mediterraneo come area di controllo delle emissioni di anidride solforosa, a seguito del successo dei negoziati e dell’accordo dei contraenti della Convenzione di Barcellona”.
In occasione del convegno, moderato da Valerio Rossi Albertini (Primo ricercatore al Consiglio Nazionale delle Ricerche e divulgatore scientifico), sono state presentate le best practice made in Italy per la difesa del mare:
All’evento, sono inoltre intervenuti: Livio de Santoli (Prorettore alla sostenibilità, Sapienza Università di Roma); Roberto Danovaro (Professore Ordinario, Università Politecnica delle Marche); Rosalba Giugni (Presidente Marevivo); Salvatore Quinci (Sindaco Mazara del Vallo) che ha sottolineato il ruolo attivo e propositivo delle comunità locali alla transizione energetica.
DATI DI SINTESI DEL 20° RAPPORTO
Il 91% (+2%) ha la certezza che passare al solare oggi sia più sicuro. La maggioranza degli intervistati dichiara di aver preso in considerazione l’idea di prodursi energia da un impianto solare se si facilitasse l’autoconsumo e si eliminassero burocrazia e ostacoli. Il 63% lo ritiene ancora tecnicamente complesso e il 67% caro da sostenere e gestire.
Rispetto all’energia prodotta da combustibili fossili, quella solare (87%, +2%) ed eolica (77%) vengono giudicate più compatibili con l’ambiente e meno costose (19% e 20%). In particolare, l’eolico viene considerato più sicuro (79%). I sostenitori del nucleare si attestano al 20%, quelli del gas all’11% mentre carbone e petrolio rispettivamente al 4% e 3%.
Sono stati inoltre presentati i dati relativi all’efficienza energetica delle abitazioni. Tra gli interventi che vengono considerati prioritari figurano l’installazione di: impianto fotovoltaico (22%, +2% rispetto alle precedenti due rilevazioni), pannelli solari per acqua calda (18%, +7%), doppi vetri (12%), sistemi di accumulo per rinnovabili (12%, +5% a confronto con il precedente Rapporto) e per il risparmio dell’acqua (4%).
In merito alla transizione energetica, si mantiene stabile il campione (44%) a conoscenza che l’UE punta sull’idrogeno verde come elemento essenziale, e per il 73% sarebbe importante per l’Italia incentivare questa innovazione. Il 40% ritiene che l’Italia raggiungerà l’obiettivo del 55% di energia da fonti rinnovabili ma oltre il target fissato al 2030.
La versione integrale del 20° Rapporto “Gli italiani, le rinnovabili e la Green&Blue economy” è disponibile sul sito della Fondazione UniVerde al link, clicca: qui.
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