Dialogo, innovazione, sostenibilità. Parole chiave dell’evento “Lo Zoo delle Startup: tra Zebre e Unicorni – Cultura, creatività e innovazione”, il talk organizzato da Rete EcoDigital, Fondazione UniVerde e dal Dipartimento di Management della Sapienza Università di Roma, nell’ambito della Rome Future Week® che si è tenuto il 16 settembre presso il Bioparco di Roma.
Alfonso Pecoraro Scanio (Presidente della Fondazione UniVerde e promotore della rete EcoDigital), ha dichiarato:“Oggi più che mai serve che l’innovazione non sia misurata solo dai numeri o dal capitale raccolto, ma dal beneficio che porta alle persone e all’ambiente. Un’impresa responsabile non può più limitarsi a inseguire la crescita ma deve diventare agente di trasformazione, ricucire i legami con la natura, rigenerare i territori e promuovere solidarietà”
Sulla stessa linea, Nicola Cucari (Professore Associato di Economia e Gestione delle Imprese presso la Sapienza Università di Roma), che ha aggiunto: “Con il nostro evento abbiamo voluto spostare la narrativa dal mito degli unicorni a uno zoo più articolato di modelli imprenditoriali, in cui le zebre emergono come paradigma alternativo. I dati mostrano una dinamica contraddittoria: mentre cresce del 9% il numero di start-up che integrano una missione sociale o ambientale, le start-up innovative a vocazione sociale diminuiscono del 28% negli ultimi due anni. Un segnale che conferma l’interesse verso modelli imprenditoriali sostenibili, ma anche la necessità di rafforzare strumenti di riconoscimento e supporto istituzionale”.
Per la Sen. Cristina Tajani (Commissione permanente Finanze e tesoro) e prima firmataria della proposta di legge sulle startup sociali“è fondamentale dotare l’Italia di strumenti normativi capaci di accompagnare la crescita delle imprese a vocazione sociale capaci di rispondere alle esigenze dei territori. Andava riempito un vuoto normativo che riguardava anche le detrazioni e le modalità di reinvestimento degli utili per fini sociali. Favorire un impatto sociale positivo e la sostenibilità anche con partenariati pubblico-privato era prioritario. Per questo ho voluto declinare soluzioni innovative come i laboratori urbani”.
Sabrina Alfonsi (Assessora all’Agricoltura, all’Ambiente e al Ciclo dei rifiuti del Comune di Roma), ha portato il saluto istituzione dell’Amministrazione capitolina e ha dichiarato “come assessorato stiamo lavorando molto con Startup innovative capaci di coniugare la rivoluzione tecnologica e digitale a quella ambientale, consentendo anche un ritorno alla terra e a lavori tradizionali, rendendoli meno faticosi e a zero impatto ambientale. Le risorse per le Startup ci sono ma il problema è come intercettare quelle risorse e impiegarle nel modo migliore”.
Dal lato imprenditoriale, Manuel Urzì (COO di Startup Geeks e membro del Direttivo di Rete EcoDigital), ha posto l’accento sulla sostenibilità come fondamento della nuova leadership: “Oggi le startup non devono solo puntare alla crescita, ma anche dimostrare di saper generare impatto duraturo. Le zebre rappresentano un’evoluzione naturale del fare impresa: modelli concreti, sostenibili, capaci di integrarsi nei territori e nelle comunità. Per sostenerli servono strumenti nuovi: percorsi formativi orientati all’execution, reti di mentorship solide e un dialogo più stretto tra startup, investitori e istituzioni.”
A concludere l’incontro, Anselmo Pellizzi (Segretario Nazionale della Rete EcoDigital), ha richiamato la responsabilità sistemica dell’ecosistema startup: “EcoDigital nasce per connettere startup, territori e investitori responsabili. Serve un ecosistema che non rincorra solo la crescita, ma che orienti l’innovazione verso sostenibilità ambientale e giustizia sociale.”
Alla tavola rotonda hanno partecipato figure di primo piano dell’ecosistema italiano dell’innovazione: Federico Mento (Ashoka Italia), Jacopo Mele (Moonstone Venture Capital), Lorenzo Di Ciaccio (Pedius / Ridaje), Bettina Giordani (CDTI Roma), Andrea Azzarello (BIAS & Games) e Desiree Farletti (RECO2).
A moderare l’incontro, Michele Franzese (Fondatore della Rome Future Week®), che ha commentato: “Gli eventi di questa settimana mostrano come innovazione e imprenditorialità possano evolvere verso modelli sostenibili, capaci di generare non solo crescita economica, ma anche impatto sociale e ambientale positivo. È in queste mutazioni che si intravede la possibilità di costruire un’economia più inclusiva e resiliente.”
Lo Zoo delle Startup ha restituito una fotografia nitida di un ecosistema in evoluzione, pronto ad abbracciare modelli rigenerativi, inclusivi e orientati a minimizzare l’impatto ambientale. Un confronto che non si è limitato alla riflessione, ma ha acceso una traiettoria concreta per chi oggi vuole innovare con consapevolezza, responsabilità e visione.