Stop agropirateria e cibo falso: appello al Governo per recuperare le risorse sottratte dalla contraffazione internazionale all’agroalimentare italiano.

Garanzie su prodotti 100% made in Italy per tutelare imprese, salute e sostenere il lavoro dei territori contro l’emergenza economica e occupazionale. 

Presentata in web conference l’APP ITA0039, come soluzione tecnologica per la tutela del vero made in Italy, e rilanciata la campagna #NoFakeFood per la difesa del patrimonio agroalimentare da contraffazioni e Italian sounding.

 

(ROMA, 19 novembre 2020) Si è svolta questa mattina la web conference in diretta streaming#NoFakeFood. Stop agropirateria: difesa del made in Italy e del patrimonio agroalimentare da contraffazioni e Italian sounding”, promossa da Fondazione UniVerde, ASACERT – Assessment & Certification, Coldiretti con il patrocinio dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e con la partnership di Parmigiano Reggiano e Campagna Amica. Media Partners: Askanews, Italpress, Radio Radicale, TeleAmbiente, Influgramer, SOS Terra Onlus.

L’appuntamento si è svolto in vista della V Settimana della Cucina Italiana nel Mondo (23-29 novembre) ed è stato occasione per rilanciare i temi della qualità, della salubrità e della sostenibilità delle produzioni italiane, insieme alla campagna #NoFakeFood che si propone l’obiettivo di tutelare e valorizzare il vero made in Italy agroalimentare contro agropirateria, contraffazioni e Italian sounding nonché difendere l’identità territoriale dei prodotti agroalimentari e promuovere, a livello internazionale, la genuinità del cibo e la qualità degli ingredienti 100% italiani nelle preparazioni culinarie.

Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde: “L’Italia deve darsi l’obiettivo di recuperare, nei prossimi anni, almeno la metà dei 60 miliardi di euro all’anno che vengono sottratti al made in Italy dall’agropirateria, a livello internazionale. Sarebbe un segnale molto importante soprattutto in un momento di crisi e di emergenza occupazionale come quella attuale. Tali risorse potrebbero generare centinaia di migliaia di posti di lavoro in più nel nostro Paese. Occorre poi garantire con le tecnologie la possibilità, per i consumatori, di conoscere davvero l’origine dei prodotti. Altro obiettivo è ottenere finalmente l’etichettatura obbligatoria con l’origine agricola di tutti i prodotti agroalimentari, nell’Unione Europea. È quello che abbiamo chiesto con una Iniziativa dei Cittadini Europei che ha raccolto oltre 1 milione di firme nei Paesi UE e che deve ottenere una risposta operativa da parte del Parlamento, della Commissione e di tutte le Istituzioni europee”.

Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti: “Con l’emergenza Covid, l’82% degli italiani secondo un’indagine Coldiretti/Ixe’ vuole portare in tavola prodotti garantiti made in Italy al 100% per sostenere l’economia ed il lavoro del territorio. Una tendenza confermata dal successo della campagna #mangiaitaliano promossa da Coldiretti e Filiera Italia che ha coinvolto industrie e catene della grande distribuzione e i mercati degli agricoltori di Campagna Amica per promuovere le produzioni del territori e combattere il fake food”.

Fabrizio Capaccioli, Managing Director di ASACERT e Vicepresidente di GBC Italia: “Siamo stati tra i primi con il Protocollo Ita0039, in intesa con Coldiretti e FAI, e il supporto di ANRA, IFSE e PROMOItalia, a prendere le difese del vero patrimonio agroalimentare italiano, con un approccio tecnico. Come ASACERT abbiamo il grande orgoglio di presentare, in anteprima mondiale, la nuova APP ITA0039, disponibile dal 1° dicembre per Ios e Android. Un ulteriore strumento che è parte della soluzione dei problemi legati al falso italiano. Grazie all’App, ogni consumatore può interagire con il nostro network, che è pronto a linkare, in un solo gesto, autentici e certificati ristoratori italiani, produttori certificati e, naturalmente, consumatori alla ricerca del sano ed inimitabile mangiar bene italiano. Il consumatore, in giro per scaffali potrà, inoltre, smascherare i prodotti fake con un sistema di segnalazione attiva, che gli porterà vantaggi diretti ad ogni segnalazione. È un altro passo sul cammino della salvaguardia del vero made in Italy”.

Marcello Minenna, Direttore Generale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli: “Abbiamo proposto un progetto, accolto dal Governo nel Dl Agosto, che permette all’Agenzia di mettere a disposizione un servizio a vantaggio del sistema produttivo nazionale, cioè certificare l’origine, le caratteristiche di autenticità, la qualità dei prodotti italiani e, soprattutto, di quelli che entrano in Italia. L’Agenzia è in grado di farlo con una società in house che opera con propri laboratori chimici. La visione è quella di realizzare una grande rete di certificazione doganale e un sistema di tracciamento dell’origine dei prodotti, al fine di scongiurare ipotesi di contraffazioni”.

Carlo Ferro, Presidente ICE Agenzia: “L’Italian sounding è un fenomeno che preoccupa per dati e numeri. L’effetto della pirateria internazionale sul nostro agroalimentare nel mondo ha avuto un aumento record del 70% nel corso dell’ultimo decennio, con 300 mila posti di lavoro bruciati nel nostro Paese. L’ICE, essendo un ente a supporto della promozione dei prodotti agroalimentari italiani, si impegna su diversi punti: fare informazione verso il consumatore estero sulla qualità del prodotto italiano, facilitare la presenza di prodotti originali made in Italy sulla rete distributiva internazionale, offrire tramite tecnologia blockchain la possibilità di leggere in modo immediato il tracciamento del prodotto a scaffale”.

Gian Carlo Caselli, Presidente del Comitato scientifico della Fondazione UniVerde, Osservatorio Agromafie: “Il comparto agroalimentare si presta maggiormente ai condizionamenti e alle penetrazioni illecite. Occorre presidiare con la legalità tutti i segmenti del settore, assicurando al consumatore un cibo sano e giusto, senza penalizzazioni. La prima necessità è quella di aggiornare e potenziare l’attuale normativa in materia agroalimentare. Quella vigente è obsoleta e non tiene il passo della globalizzazione. Il 25 febbraio scorso, il Consiglio dei ministri ha approvato un disegno di legge recante nuove norme in materia di illeciti agro-alimentari, recependo il lavoro della Commissione parlamentare. La strada è ancora lunga ma non possiamo pensare di governare con armi spuntate. Nel testo, sono contemplati il reato specifico di agropirateria e l’aumento delle sanzioni per frodi di contraffazioni alimentare”.

Jimmy Ghione, Inviato di Striscia la Notizia e testimonial della campagna #NoFakeFood: “Sono felice di sostenere questa campagna. Noi di Striscia La Notizia siamo impegnati da anni nella lotta alla contraffazione e all’Italian sounding. Il made in Italy è da sempre un vanto per il nostro Paese, oltre ad essere un marchio riconoscibile in tutto il mondo. All’estero, sugli scaffali dei supermercati, ci si imbatte spesso nei taroccamenti più imbarazzanti, la lista è lunga. Occorre intervenire con decisione per scongiurare la crisi di imprese oneste e la perdita di posti di lavoro a chi merita”.

Paolo Onelli, Capo di Gabinetto del MIPAAF, ha portato i saluti della Ministra delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Teresa Bellanova, ribadendo “il diritto alla qualità del cibo e alla salute del consumatore” e annunciando l’impegno “ad accompagnare i lavori parlamentari del disegno di legge in tema di illeciti agro-alimentari. Nel prossimo G20 – ha sottolineato – rilanceremo il tema della tracciabilità di tutti i prodotti agroalimentari. Lo faremo nell’interesse della difesa delle comunità locali”.

Sono inoltre intervenuti: Gen. D. Antonio Marzo (Capo di Stato Maggiore del Comando unità forestali, ambientali ed agroalimentari dei Carabinieri) e Gen. D. Giuseppe Magliocco (Comandante Comando Tutela Economia e Finanza Roma, Guardia di Finanza) che hanno rimarcato l’importante ruolo svolto dalle forze dell’ordine a contrasto di condotte illecite nel campo agroalimentare e nella tutela del made in Italy; Antonello De Riu (Capo Ufficio II DGSP, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale) ha sottolineato l’importanza delle misure di promozione a livello internazionale, come la Settimana della Cucina Italiana nel mondo, al fine di valorizzare il meglio della tradizione agroalimentare e culinaria nazionale; Alessandro De Felice (Chief Risk Officer Prysmian Group e Presidente ANRA) ha trattato il tema della mitigazione del rischio reputazionale ed economico da parte delle aziende italiane operanti nel settore del food; Alberto Pecorari (Responsabile Servizi Istituzionali Consorzio del formaggio Parmigiano Reggiano) ha illustrato le azioni di tutela, vigilanza e salvaguardia della DOP “Parmigiano-Reggiano” in ogni fase della filiera; Carmelo Troccoli (Direttore Fondazione Campagna Amica) ha sottolineato gli obiettivi raggiunti dai mercati degli agricoltori di Campagna Amica nel favorire un acquisto critico e consapevole da parte del consumatore e nella promozione di una cultura alimentare che affonda le proprie radici nel territorio di appartenenza.

Ha moderato la web conference, Gianni Todini (Vicedirettore Askanews).

La web conference è stata trasmessa in diretta streaming sulle Pagine Facebook di Fondazione UniVerde, ASACERT, ItalianTasteCertification, Campagna Amica, TeleAmbiente, SOS Terra Onlus e in diretta televisiva su TeleAmbiente, sui canali Ch. 78 (Lazio e Umbria) e Ch. 812 (Lombardia) del digitale terrestre.

In vista della V Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, è stato trasmesso, in chiusura  della web conference, il video per l’internazionalizzazione de “L’Arte dei Pizzaiuoli Napoletani: Patrimonio mondiale dell’Unesco”, prodotto dalla Fondazione UniVerde in collaborazione con il Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e la Regione Campania.

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