Turismo post Covid-19: per il 92% degli italiani, l’emergenza sanitaria incide sulle scelte di viaggio e per il 74% il turismo sostenibile è quello più sano e sicuro

Presentato oggi a Roma il 10° Rapporto “Gli italiani, il turismo sostenibile e l’ecoturismo” con focus su “COVID e turismo in sicurezza”

“Il Governo, nel Recovery Fund, deve realizzare un forte investimento su un turismo che sia davvero sostenibile e capace di ispirare sicurezza e garanzie. Occorre puntare di più sui borghi e sulle aree interne, anche per contestarne uno spopolamento dannoso per l’ambiente. Per quanto riguarda l’appeal della campagna romana, come meta di turismo sostenibile, l’85% del campione intervistato non sa che la Capitale è il più grande Comune agricolo d’Italia ma la stragrande maggioranza avrebbe piacere a soggiornarvi. Il contributo che può dare Roma nel rilancio del turismo sostenibile all’aria aperta, intelligente, smart e sicuro è importante”.

Lo ha dichiarato Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde, in occasione della presentazione del 10° Rapporto “Gli italiani, il turismo sostenibile e l’ecoturismo”, con focus su “Covid, turismo in sicurezza e campagna romana”, realizzato dalla Fondazione UniVerde in collaborazione con Noto Sondaggi e con la main partership di Cobat, i cui dati sono stati divulgati oggi al convegno “Il turismo sostenibile è sicuro. Istituzioni e imprese unite per il rilancio di un settore strategico”, ospitato dal The St. Regis Rome e organizzato dalla stessa Fondazione, insieme al Touring Club Italiano.

Virginia Raggi, Sindaca di Roma Capitale, ha dichiarato: “Sostenibilità, qualità e sicurezza sono gli asset per il rilancio del turismo. È fondamentale comunicare ai visitatori che la città rispetta le norme anti-Covid e ha un ventaglio di itinerari alternativi da offrire. La creazione del bollino RomeSafeTourism per le strutture ricettive, la valorizzazione dei percorsi nel verde, la qualità dell’accoglienza e il miglioramento dei servizi in città sono la nostra risposta creativa e resiliente allo choc dell’emergenza sanitaria. Roma ha mostrato un’ottima tenuta, e tornerà traino nazionale del comparto”.

Francesco Boccia, Ministro per gli Affari regionali e Autonomie, ha confermato: “Il turismo sostenibile deve diventare un punto fermo della nostra idea di turismo, di sviluppo e di integrazione tra culture diverse che passa attraverso il viaggio. E il Recovery Fund servirà anche a questo”. 

Franco Iseppi, Presidente Touring Club Italiano, è intervenuto in collegamento video, sottolineando che “ci sono segnali di ripartenza lenta raccolti dal Centro Studi Touring, attraverso la nostra community che mette insieme 300 mila persone. Si segnala il grande ruolo dei borghi e dell’entroterra, una nuova geografia di luoghi e persone. Un patrimonio comune e acquisito del viaggiare anche per il futuro”.

Giancarlo Morandi, Presidente di Cobat, main partner del 10° Rapporto, ha affermato: “Quella del Covid-19 è una crisi di tipo sanitario con effetti economici rilevanti soprattutto nel settore turistico la percezione del rischio legata al viaggio per gli italiani si mostra alta, ben il 40% degli intervistati dichiara che viaggerà di meno e il 74% che il turismo sostenibile è più sicuro. La nuova offerta turistica quindi dovrà incrociare i trend di esigenza di sicurezza dal rischio contagio con il rispetto per ambiente e gli spazi all’aperto. Lo sviluppo sostenibile del settore dipenderà dalla capacità delle località di destinazione di promuovere adattamenti alle tendenze economiche, sociali, politiche e ambientali, sottolineando l’emergere di politiche incentrate sulla riduzione del consumo energetico e delle di risorse del territorio, sullo sviluppo dell’economia circolare e della mobilità elettrica”.

Alessandra Priante, Direttore Europa UNWTO – United Nations World Tourism Organization, ha ringraziato il Presidente della Fondazione UniVerde, Alfonso Pecoraro Scanio, a nome del Segretario Generale UNWTO, Zurab Pololikashvili, per l’impegno anche al di fuori delle istituzioni, annunciando la collaborazione tra l’Organizzazione mondiale del turismo e la Fondazione UniVerde nella promozione di progetti legati al turismo sostenibile. Nell’occasione ha presentato una serie di dati elaborati dall’UNWTO (arrivi internazionali di turisti in Europa -66% nella prima metà del 2020 rispetto allo stesso periodo 2019; fino a 120 milioni di posti di lavoro a rischio nel mondo).

L’evento, promosso per celebrare la 41° Giornata Mondiale del Turismo (27 settembre), è stato organizzato in partnership con TeleAmbiente, Italpress, GreenStyle, SOS Terra Onlus, #IoViaggioItaliano e con la collaborazione di Genera Group Holding, The St. Regis Rome, Società Agricola Tenuta Cesarina, No Censura.

I dati del Rapporto, presentati da Antonio Noto, Direttore di Noto Sondaggi, confermano ancora una volta, con percentuali in crescita rispetto alla media delle ultime rilevazioni, le esigenze associate dal campione di intervistati all’idea di turismo, per il 48% degli italiani scaturisce dal desiderio di arricchimento culturale, per il 46% dalla maggiore conoscenza o esplorazione, dalla voglia di relax per il 43%, svago per il 39% e sport per il 12% (+5,3% rispetto alla media degli ultimi otto anni). Ad attrarre sono principalmente: arte, storia, cultura, eventi (65%), natura e paesaggi (63%), prodotti enogastronomici tipici (25%). Secondo i rilevamenti, nei prossimi dieci anni, la sensibilità per il turismo sostenibile e l’ecoturismo crescerà per il 66% degli italiani.

In occasione del convegno, sono state inoltre presentate le best practice di turismo sostenibile ed ecoturismo illustrate da: Filippo Ghirelli, CEO di Genera Group Holding, (che ha annunciato i primi progetti di fattibilità in Italia per Hyperloop, il treno a levitazione magnetica che viaggia nel vuoto all’interno di un tubo di 4 metri privo di attrito, capace di viaggiare ad altissima velocità); Emilio Campanile, Presidente Esecutivo della Società Agricola Tenuta Cesarina, (che ha presentato la realtà della Tenuta, 800 ettari alle porte di Roma, esempio di rapporto virtuoso tra produzione 100% biologica e rispetto dell’ambiente, in ottica di economia circolare); Federico Geremei, Direttore Lonely Planet Magazine Italia, (che ha illustrato il nuovo numero ottobre-novembre rivista di viaggi alla scoperta delle tante bellezze d’Italia, anche attraverso alcune delle fotografie partecipanti al concorso Obiettivo Terra, promosso dalla Fondazione UniVerde in collaborazione con Società Geografica Onlus).

All’evento, sono inoltre intervenuti: Giuseppe De Martino (General Manager, The St. Regis Rome), Giorgio Palmucci (Presidente ENIT); Marina Lalli (Presidente Federturismo Confindustria); Bernabò Bocca (Presidente Federalberghi); Jacopo Mele (Presidente Fondazione Homo Ex Machina); S.E. Gloria Isabel Ramírez Ríos (Ambasciatrice della Colombia in Italia).

 

SINTESI DEL 10° RAPPORTO.

Turismo sostenibile. Cresce all’83% (+2% rispetto alla scorsa ricerca) la percentuale sul livello di conoscenza della definizione di “turismo sostenibile” inteso come quello che rispetta l’ambiente e cerca di ridurre il consumo di energia e di risorse del territorio. È del 71% il totale degli intervistati che lo considera eticamente corretto e vicino alla natura.

Il “vincolo di sostenibilità” per un’area turistica rappresenterebbe una necessità o un’opportunità di crescita per il suo sviluppo economico, secondo ben l’84% degli utenti. Alla domanda se esiste oggi in Italia un’emergenza per i danni che il turismo può portare all’ambiente, è in decrescita, il campione che ritiene si tratti di un problema che riguarda il Paese in generale (50% contro il 56% della precedente rilevazione), il 21% ritiene che riguarda solo alcune aree (+3%), mentre è stabile la percentuale di quanti sono convinti che il turismo sia sempre una risorsa e non un problema (25%). Il 59% degli intervistati afferma inoltre che l’aspetto principale secondo il quale il turismo può essere origine di danni all’ambiente è rappresentato dalla cementificazione e dalla speculazione edilizia (-3% rispetto alla precedente rilevazione) seguito, a distanza, dall’inquinamento (21% contro il 17,5% della media degli ultimi otto anni).

Sulla possibilità di spendere il 10 o il 20% in più per non danneggiare l’ambiente durante le proprie vacanze, il 43% sostiene di esserne disponibile. Tra gli alloggi preferiti: B&B (31%, in calo dell’8% rispetto alla scorsa ricerca), agriturismo (stabile a 34%), albergo (31%, -2%) mentre sale al 25% la preferenza per la casa in affitto (+3%). Prima di scegliere una struttura turistica, il 46% degli italiani (+2% rispetto alla precedente ricerca) si informa sull’attenzione che ha per l’ambiente e l’80% (+3%) utilizza internet per le ricerche. A dimostrare che la struttura sia attenta all’ambiente, per il 58% degli utenti è la presenza di pannelli fotovoltaici, per il 34% l’uso di sistemi per il risparmio elettrico, per il 29% il risparmio idrico e per il 21% essere “Plastic free” (+3%).

I turisti sostenibili sono attenti anche ai servizi offerti e valutano positivamente menù biologici o a km 0 (39%, +2% rispetto alla precedente rilevazione), raccolta differenziata (37%), proposta di escursioni ecoturistiche (17%), ricariche o noleggio di auto elettriche o ibride (12%). Si attestano al 35% gli item che riguardano la riduzione degli sprechi, Zero Waste e trasparenza nelle procedure per il riciclo di rifiuti, compensazione delle emissioni, prodotti naturali per il corpo e non testati su animali. Per i trasporti, il 67% (+2%) rinuncerebbe all’auto se la meta fosse raggiungibile in treno; il 61% (+3%) se sul posto ci fosse il car sharing e il 51% se potesse usare l’autobus per arrivare alla destinazione. Il 64% dichiara inoltre di aver già preferito il treno per motivi ecologici.

Sulla scelta del ristorante, in crescita sono le percentuali di preferenza per quelli che offrono prodotti a km 0 (91%) e per quelli che usano (a parità di prezzo o anche spendendo qualcosa in più) prodotti provenienti da agricoltura biologica (84%).

In merito alla conoscenza sociale del tema su “Turismo e plastica”, il 98% degli intervistati ha sentito parlare dei danni provocati dall’abbandono di plastica monouso nei mari, nei fiumi e nelle campagne (+2% rispetto alla precedente ricerca). In relazione all’abbandono di plastiche nell’ambiente, il 77% del campione intervistato giudica il fenomeno un’emergenza cui si deve porre rimedio.

Ecoturismo. In merito all’ecoturismo, il 70% degli intervistati (+2% rispetto alla precedente rilevazione) ne conosce la definizione come forma di turismo che rispetta l’ambiente, le popolazioni locali e valorizza le risorse naturali e storico culturali di un territorio.

È ancora internet il mezzo di informazione preferito per organizzare un soggiorno ecoturistico (per il 78% degli utenti, +5%), soprattutto attraverso i motori di ricerca (67%, +6%) e i siti di viaggio, tra cui TripAdvisor e Booking (79%), blog e forum (17%) e social network (16%).

Focus “Covid, turismo in sicurezza e campagna romana”.

Secondo le rilevazioni, quasi la totalità del campione di intervistati afferma che, dopo l’emergenza COVID, le scelte turistiche cambieranno: il 40% dichiara che viaggerà di meno, il 31% userà più l’auto, il 27% preferirà viaggi all’interno della propria regione e il 24% in altre regioni, il 23% prediligerà aree poco popolate, il 21% è sicuro che andrà di meno al ristorante mentre il 4% assicura che lo eviterà, il 17% eviterà viaggi organizzati e il 9% sceglierà case private. Infine, l’8% sceglierà al massimo una meta in Europa e il 4% degli intervistati afferma che eviterà le escursioni.

In relazione ai luoghi turistici e al rischio di contagio, il 35% afferma che la percezione di sicurezza è data dal personale con mascherina, il 26% dai tavoli e dai posti all’aperto, il 10% dalla presenza di un medico nella struttura, il 9% dal controllo della febbre, il 7% dalla presenza diffusa di gel disinfettante.   

Per il 74% degli italiani, il turismo sostenibile è quello più sicuro, sia per quanto riguarda il rispetto dell’ambiente sia per l’aspetto sanitario, data possibilità di vivere ampi spazi all’aperto.

Infine, per quanto riguarda l’appeal di Roma come meta di turismo agricolo sostenibile, l’85% del campione intervistato non sa che la Capitale è il più grande Comune Agricolo d’Italia. Il 49% dichiara di essere disponibile ad andare in un agriturismo o dimora nella campagna romana per poi visitare i monumenti di Roma e dintorni, a patto della presenza di comodi collegamenti. Il 25% ci andrebbe in ogni caso mentre il 12% preferisce hotel in zona centrale.

Per prendere visione del 10° Rapporto “Gli italiani, il turismo sostenibile e l’ecoturismo”, in versione integrale, cliccare: qui.

L’evento, in collegamento dal The St. Regis Rome, è stato trasmesso in diretta streaming sulle Pagine Facebook di Fondazione UniVerde, Touring Club Italiano, Cobat, SOS Terra Onlus, TeleAmbiente, GreenStyle e in diretta televisiva su TeleAmbiente, sui canali Ch. 78 (Lazio e Umbria) e Ch. 812 (Lombardia) del digitale terrestre.

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