600 progetti di buone pratiche

La banca dati GELSO gestita da APAT censisce già oggi più di 600 progetti di buone pratiche per la sostenibilità attivati dagli Enti Locali.

Il Ministero dell’Ambiente ha lavorato, nello scorso mandato, per mettere in rete APAT e le sue banche dati con il Coordinamento Nazionale Agende 21 locali italiane, con le Regioni, l’ANCI, l’UPI, l’UNCEM, gli Enti Parco, l’Associazione Comuni Virtuosi, per favorire la conoscenza, la promozione, la disseminazione e lo scambio di buone pratiche per la sostenibilità locale.

La direttiva di attuazione emanata dal precedente Ministro dell’Ambiente sul Fondo Sviluppo Sostenibile di 25 milioni di euro istituito dalla finanziaria 2007 prevedeva, tra l’altro:

  • l’attivazione di un “Osservatorio nazionale sui processi di Agenda 21 Locale e sulle buone pratiche per la sostenibilità locale” per il loro censimento, monitoraggio, analisi e valutazione al fine di realizzarne la valorizzazione e la diffusione attraverso lo scambio e la disseminazione delle informazioni: convenzione con APAT, Coordinamento Nazionale Agende 21 locali italiane, Conferenza delle Regioni e delle Provincie Autonome, ANCI, UPI e UNCEM: 1 milione di euro;
  • il cofinanziamento di progetti di riqualificazione ambientale nelle aree urbane e metropolitane proposti dagli enti territoriali (comuni, province, comunità montane, enti parco) e dalle regioni, anche in associazione ed in coordinamento tra loro, con particolare riferimento all’acqua quale bene comune ed ai programmi di sviluppo urbano e territoriale, all’energia, ai trasporti ed alla valorizzazione dei processi di Agenda 21 Locale già attivati nonché delle buone pratiche per la sostenibilità locale, con particolare attenzione alla mitigazione ed all’adattamento ai fenomeni di cambiamenti climatici: 6.500.000 euro;
  • un contributo a United Nations Department of Economic and Social Affairs – UN-DESA (Dipartimento per gli Affari Economici e Sociali delle Nazioni Unite) per l’organizzazione del World Forum on implementation of Local Agenda 21 and Local Actions on Climate Change: 1 milione di euro.

Ora il nuovo Ministro dell’Ambiente ha modificato la direttiva, confermando i fondi per il Forum Mondiale delle Nazioni Unite sull’Agenda 21, eliminando l’osservatorio nazionale sulle buone pratiche per la sostenibilità e riducendo il cofinanziamento ai progetti di riqualificazione ambientale di Agenda 21 a 5 milioni di euro.

Ci auguriamo che il Forum Mondiale venga ora organizzato quanto prima: sarebbe l’occasione per far assumere un ruolo di primo piano alle tante realtà locali italiane che da anni credono e lavorano sulla partecipazione e sulle buone pratiche per la sostenibilità locale.

Speriamo anche che i fondi destinati ai progetti di Agenda 21 vengano finalmente sbloccati.

Purtroppo è stato eliminato l’osservatorio nazionale sulle buone pratiche, che prevedeva al suo interno una segreteria tecnica per elaborare le linee guida per la destinazione dei fondi tenendo conto in via preferenziale dell’omogeneità dell’area interessata dai progetti, anche con il coinvolgimento di più enti territoriali, dell’intersettorialità delle azioni previste, della coerenza con gli strumenti di pianificazione regionale e locale, nonché del cofinanziamento messo in campo dai proponenti.

Ci auguriamo quindi che ora, nonostante tutto, i fondi per Agenda 21 vengano finalmente spesi presto e bene a sostegno dei tanti bei progetti delle comunità locali già pronti a partire.

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