2012: aumento record delle temperature

Il 2012 è stato uno dei dieci anni più caldi della storia, e le temperature più elevate si sono registrate negli Stati Uniti e in Argentina. Ha battuto ogni record in merito alla perdita di ghiaccio nell’Artico, aumento del livello del mare ed emissioni di gas serra, secondo i dati raccolti dalla Noaa (National Oceanic and Atmospheric Administration), agenzia del clima degli Stati Uniti, provenienti da 52 Paesi, che forniscono un aggiornamento completo sugli indicatori climatici globali, gli eventi meteorologici e altre informazioni ottenute dalle stazioni di monitoraggio ambientale.

I livelli di carbonio sono in netto aumento e il nostro Pianeta sta diventando sempre più caldo. Dopo una leggera flessione, associata alla recessione economica globale, le emissioni derivanti dalla combustione di risorse fossili hanno toccato un nuovo record. Le concentrazioni di anidride carbonica in atmosfera hanno raggiunto una media di quasi 400 ppm. Il livello del mare è aumentato, sebbene nel 2011, a causa degli effetti della Nina, ci fosse stato un decremento, i valori sono rimbalzati l’anno scorso, a livello globale, rispetto agli ultimi due decenni. Anche la temperatura e la superficie degli oceani, secondo i dati, sono in crescita e hanno contribuito a fare del 2012 uno degli anni più caldi.

Il ghiaccio dell’Artico ha registrato il suo livello più basso nei mesi di settembre e giugno e l’innevamento nell’emisfero Nord è sceso ai minimi storici. A luglio, inoltre, il 97% dei ghiacciai della Groenlandia ha mostrato una sorta di disgelo, quattro volte superiore rispetto alla media nello stesso periodo dell’anno.

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