Un gruppo di ricercatori statunitensi e svizzeri hanno creato un piccolo reattore capace di produrre biocombustibile catturando la luce solare, utilizzando acqua e ossido di cerio. Il processo è molto simile alla fotosintesi clorofilliana della piante, come si legge nell’articolo pubblicato sulla rivista Science.
Il prototipo è stato sviluppato da un team di scienziati del California Institute of Technology e opera imprigionando i raggi solari concentrandoli su un cristallo di quarzo, proiettando il fascio di luce su un ossido di cerio. Quest’ultimo, infatti, quando si riscalda emette ossigeno, quando si raffredda lo assorbe, fungendo così da catalizzatore, dissociando l’acqua dall’anidride carbonica. L’acqua perde ossigeno quando il cerio si raffredda e così si ottiene idrogeno per le celle a combustibile, o una miscela di monossido di carbonio e idrogeno conosciuta come Syngas (gas di sintesi).
Un reattore di questo tipo situato sul tetto di un’abitazione potrebbe fornire 12 litri di biocombustibili al giorno. Una soluzione che di certo garantirebbe un futuro energetico sostenibile.