Il ruolo degli enti locali nello sviluppo delle Energie Rinnovabili

Fino a pochi anni fa tutti coloro che si occupavano di energie rinnovabili, di bioarchitettura, di costruzioni bioclimatiche o di biocarburanti venivano additati come sognatori e qualche volta anche folli. Il rispetto dell’ambiente era considerato come un fattore in grado di ostacolare e frenare la crescita economica e non un valore comune in grado di portare ad un nuovo tipo di sviluppo, uno sviluppo che fosse sostenibile.
Eppure senza quei primi utopisti oggi non si potrebbe prendere in seria considerazione la possibilità di convertire un intero sistema verso una economia non dipendente dal petrolio. Per quanto riguarda le abitazioni, le costruzioni ecologiche e la certificazione energetica sono diventati argomenti familiari a molti operatori ed architetti ed ingegneri si stanno specializzando per rispondere alle esigenze. Anche nelle università si sono introdotti corsi specialistici per formare le nuove leve su questi temi. Il mercato delle costruzioni ecologiche si sta avviando sia dalla parte della domanda che della offerta e questo rende speranzosi sulla effettiva qualità delle nuove costruzioni.
Anche molte Amministrazioni Pubbliche partecipano attivamente alla rivoluzione in atto e stanno elaborando nuovi Regolamenti Edilizi che saranno lo strumento per rendere definitivamente familiare anche ai costruttori la questione della produzione attiva di energia da fonti rinnovabile, da una parte, e di attenzione ai temi dell’efficienza energetica, dall’altra.
Un discorso a parte, invece, merita il risparmio energetico delle costruzioni già realizzate sulle quali occorre utilizzare nuovi strumenti e meccanismi di promozione. Le abitazioni italiane sono fra le peggiori in termini di prestazioni energetiche mentre contemporaneamente gli italiani si confrontano fra le bollette energetiche più care fra i paesi occidentali.
Esistono degli incentivi finanziari, come i certificati bianchi o le detrazioni fiscali, ma questi non si sono rivelati sufficienti ad avviare una trasformazione del patrimonio italiano. Il problema sembra soprattutto di tipo culturale ed il ruolo delle Amministrazioni Pubbliche è fondamentale per sensibilizzare i cittadini e fornire loro il necessario supporto informativo per aiutarli nelle scelte quotidiane e negli investimenti.
Intervenire su un bene che già è considerato come il vero patrimonio familiare significa contemporaneamente considerare che quel patrimonio non è sufficientemente prezioso ed andare incontro a spese e disagi quotidiani durante l’esecuzione dei lavori. Come si vede gli ostacoli sono soprattutto di tipo sociale e culturale e vanno affrontati tenendo conto di questi aspetti e non solo attraverso calcoli di convenienza economica.
Ma il ruolo delle Regioni è ancora più rilevante. Il passaggio fondamentale che definirà la sostenibilità delle energie rinnovabili è la creazione di filiere energetiche ossia di sistemi chiusi di produzione ed utilizzazione di energie rinnovabili che siano in grado di creare una “economia rinnovabile”.
La sfida del futuro è quella di creare vantaggi distribuiti, sociali ed economici, partendo dal rispetto dell’ambiente. E questa sfida è tanto più urgente in quanto le trasformazioni macro-economiche stanno rapidamente ridisegnando la mappa delle produzioni tradizionali mentre il ruolo dell’energia è sempre più determinante nella competitività e nella sostenibilità del nostro paese. Il compito delle Regioni, e più in generale delle istituzioni, è quello di aiutare il sistema a cambiare considerando che le energie rinnovabili, l’efficienza energetica e, più in generale, il rispetto ambientatale, possono costituire i cardini attorno ai quali costruire una nuova economia e le basi per aiutare tutto il sistema ad essere ancora competitivo.

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