I numeri dei parchi

La foto vincitrice del concorso “Obiettivo Terra” sarà affissa, grazie alla disponibilità della Holding ADV, in occasione della Giornata Mondiale della Terra (22 Aprile), su due maxi impianti situati in locations di fama internazionale:  piazza Navona a Roma e piazza Duomo a Milano (sullo schermo a led più grande d’Europa).

DOSSIER

I NUMERI DEI PARCHI

I PARCHI SONO GREEEN ECONOMY E GREEN JOBS

Roma 21 Aprile 2010

In occasione

40° Giornata Mondiale della Terra (22 Aprile 2010)

Premiazione

OBIETTIVO TERRA

Le migliori foto dai Parchi

La Natura in Piazza Navona e Piazza Duomo

La foto vincitrice del concorso “Obiettivo Terra” sarà affissa, grazie alla disponibilità della Holding ADV, in occasione della Giornata Mondiale della Terra (22 Aprile), su due maxi impianti situati in locations di fama internazionale:  piazza Navona a Roma e piazza Duomo a Milano (sullo schermo a led più grande d’Europa).

L’ex Ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione UniVerde rilancia, insieme alla Società Geografica Italiana, un’azione di sostegno al sistema dei Parchi e delle Aree Protette italiane.

“Pecoraro Scanio: I Parchi, con 2 miliardi di euro di fatturato annuo e 86.000 occupati sono un volano della Green Economy”.

Le Aree Naturali Protette favoriscono lo sviluppo economico di territori spesso svantaggiati, diffondono cultura e consapevolezza ambientale, incentivano attività turistiche sostenibili, promuovono il recupero e la valorizzazione di tecniche agricole tradizionali, conservano il patrimonio storico-artistico e il paesaggio. Ma, prima di tutto, le aree protette tutelano la biodiversità. Anche se da anni lavorano con successo come promotori di sviluppo per i territori su cui insistono, la mission primaria dei parchi resta la conservazione della natura. La stessa Cbd (Convenzione internazionale della diversità biologica), il trattato internazionale adottato nel 1992 proprio per tutelare la biodiversità, riconosce il «contributo vitale delle aree protette alla conservazione del patrimonio naturale e culturale del pianeta».

LE CIFRE DELLA TUTELA NATURALE

In Italia, tanto per fare qualche cifra, i parchi tutelano oltre 57mila specie animali, tra invertebrati (56.168), e vertebrati (1.254), tra i quali si contano 93 specie di mammiferi, 473 di uccelli, 58 rettili, 38 anfibi, 473 pesci ossei e 73 pesci cartilaginei. Per quanto riguarda il patrimonio vegetale, invece, le aree protette della penisola ospitano più di 6mila specie, che rappresentano circa il 50% della flora europea, e di cui il 13% è costituito da specie endemiche, ovvero esclusive del nostro Paese.

LE AREE PROTETTE E LE ATTIVITA’ UMANE

In Italia le aree protette sono strettamente integrate all’insediamento ed all’attività umana; solo all’interno dei perimetri dei parchi nazionali si possono contare circa 1700 centri storici, per una popolazione stimata in 901.495 abitanti; il numero di residenti in tutti i parchi italiani è complessivamente di 4.407.741. Il 33% dei Comuni italiani ha parte del proprio territorio interessato da un parco; la percentuale sale al 68% se si considerano i piccoli Comuni con meno di 5.000 abitanti.

Le Aree Naturali Protette sono una ricchezza inestimabile, non solo dal punto di vista strettamente ambientale, ma anche economico.

IL TURISMO SOSTENIBILE E L’OCCUPAZIONE

Oltre ad offrire enormi opportunità al settore turistico, infatti, le aree protette assicurano un significativo risparmio al sistema Paese per il solo fatto di difendere determinati ecosistemi e i “servizi” che essi assicurano. Secondo una stima del Teeb (The economics of ecosystems and biodiversity), ad esempio, lo stoccaggio del carbonio atmosferico nelle foreste protette garantisce, alle latitudini dell’Italia, benefici quantificabili in oltre 728 dollari per ettaro (fonti: ten Brink e Bräuer 2008; Braat, ten Brink et al. 2008). Quindi, calcolatrice alla mano, i boschi tutelati dai parchi italiani valgono, solo dal punto di vista della riduzione delle emissioni a effetto serra, quasi 600 milioni di dollari. Ancora: è stato stimato (Filippo Blasi, 2007) che il valore economico di un metro quadro di prateria di posidonia (Posidonia oceanica) ammonta a 2.244 €/anno, calcolato sulla base del contributo offerto dal posidonieto in termini di produzione di ossigeno, assorbimento di carbonio e soprattutto di protezione delle coste dai fenomeni di erosione. Un valore altissimo, che andrebbe probabilmente disperso senza l’impegno quotidiano dei parchi, dal momento che la posidonia è a rischio di estinzione.

Intorno agli anni ’90 si è concluso il primo programma per la mappatura delle praterie di Posidonia in 5 regioni italiane: Liguria, Toscana, Lazio, Basilicata e Puglia. Sono state individuate 64 praterie, per un estensione totale di 90.913 ettari.

Tra il 1999 e il 2002 sono state realizzate le mappature delle praterie di Posidonia oceanica lungo le coste della Sicilia e isole minori, e lungo le coste della Sardegna. Per quanto riguarda la Sicilia e isole minori sono state individuate 60 praterie, mentre per la Sardegna sono state individuate 14 aree con presenza di P.oceanica. Successivamente, tra il 2002 e il 2004, sono state realizzate le mappature delle praterie di P. oceanica lungo le coste della Campania individuando 36 praterie, e della Calabria individuando altre 30 praterie. (Si.Di.Mar. Banca dati del Sistema Difesa Mare)

IL GIRO D’AFFARI DELLE AREE NATURALI PROTETTE

Le Aree Naturali Protette producono un giro d’affari annuo complessivo di circa 2 miliardi di euro, con 86.000 occupati (4.000 diretti, 17.000 nell’indotto dei servizi, 65.000 nell’indotto del turismo, dell’agricoltura, dell’artigianato, del commercio), 2.450 centri visita, strutture culturali e aree attrezzate e circa 34 milioni di visitatori l’anno. Quello del turismo naturalistico è un settore che, nonostante la crisi, ha continuato a crescere: nel 2008 le presenze negli esercizi ricettivi delle aree protette sono aumentate dell’1,79%, mentre il fatturato del comparto, che supera i 9 miliardi di euro, è pari a circa il 9% del fatturato nazionale complessivo del settore turistico e ha registrato, rispetto all’anno precedente, un incremento del 3%.

File scaricabile in PDF:

DOSSIER: I numeri dei Parchi.pdf

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